Prima ancora di parlare di budget, funzionalità o tecnologie per lo sviluppo di applicazioni, web o mobile che siano, c’è una domanda che ci si pone spesso nei primi minuti di riunione: “Quanto ci mettiamo?”
In effetti, capire le tempistiche del progetto è fondamentale tanto quanto capire cosa si sta costruendo. Da una parte abbiamo obiettivi di business, scadenze commerciali, investitori da aggiornare. Dall’altra ci sono processi tecnici, fasi progettuali, eventuali imprevisti.
In ogni caso, è bene tener presente che lo sviluppo di un’app è un lavoro di precisione che richiede metodo, comunicazione e anche un po’ di flessibilità. Alcune app si sviluppano in poche settimane, altre richiedono mesi di lavoro distribuito tra più figure.
Cerchiamo quindi di rispondere alla domanda più frequente (e più fraintesa) posta da chi decide di investire in un’app per la sua azienda: quanto tempo serve davvero per disporre un prodotto funzionante?
Quanto è semplice o complessa l’app che vuoi realizzare?
È il primo filtro, e spesso il più sottovalutato. Non tutte le app sono uguali, e soprattutto non tutte le app hanno lo stesso “peso tecnico”.
Un’app che raccoglie dati da un modulo e li salva in un database avrà una struttura completamente diversa da un’app mobile con notifiche push, autenticazione e dashboard personalizzate, da una piattaforma con livelli di accesso differenziati e integrazioni esterne o da un gestionale interno che deve dialogare con software già in uso.
Più funzionalità e complessità ci sono, più aumentano le interdipendenze, e quindi i tempi necessari per progettarle, svilupparle e testarle a dovere.
Sviluppo applicazioni: quanto è chiaro il punto di partenza?
Un’idea può avere alto potenziale, ma se non è sufficientemente strutturata di partenza la sua definizione richiederà del tempo.
Dire, ad esempio, “Vorrei un’app per gestire i clienti” non basta. Serve capire quali utenti devono usarla, quali flussi copre, quali dati gestisce, quali obiettivi ha.
Più il brief iniziale è confuso, più la fase di analisi si allunga. E se si parte senza un’analisi chiara, il rischio è di aumentare il numero di revisioni in corso d’opera, rallentando l’avanzamento del progetto.
Un buon IT Consultant aiuta il cliente a costruire un brief strutturato, anche partendo da un’idea informale, ma questo lavoro va messo in conto.
Se hai già documenti interni, flussi disegnati a mano o esempi da mostrare, condividili sin dalle prime fasi: aiutano a guadagnare settimane di lavoro.
Mockup e prototipi
Creare un prodotto senza considerare da subito gli aspetti grafici potrebbe ripercuotersi negativamente sul lungo periodo. Questo perché quest’ambito riguarda in modo diretto le funzionalità, l’esperienza utente, la navigabilità e la chiarezza dei processi.
Realizzare un mockup navigabile o un prototipo ti permette di visualizzare meglio ciò che stai chiedendo di costruire, raccogliere feedback interni prima che parta lo sviluppo, e accorgerti di funzionalità superflue o di passaggi inutilmente complessi.
Il tempo dedicato a quest’attività non deve dunque essere considerato come “tempo perso”, ma come un investimento che ci permette di accelerare in seguito. Saltare questa fase è un po’ come iniziare a costruire un’abitazione senza un disegno: impensabile, no?
Sviluppo applicazioni e test
Una volta definita la struttura, arriviamo finalmente allo sviluppo del codice. Qui il lavoro si divide in più aree:
- Backend: tutto ciò che l’utente non vede ma che fa funzionare l’app (database, logiche di business, integrazioni…);
- Frontend: l’interfaccia grafica e l’interazione dell’utente con il sistema;
- API: i “ponti” che connettono tra loro le varie parti dell’app, o che integrano la stessa app con software esterni;
- Test: controllo qualità, debug, verifiche sulle performance, test di sicurezza.
Ciascuno di questi aspetti richiede tempo per l’implementazione, ma è durante il test che si affronta uno dei passaggi più delicati. Un’appcon bug evidenti o problemi di usabilità rischia di ridurre drasticamente l’interesse degli utenti al primo utilizzo.
Anche nelle stime meno rigide, almeno il 20-25% del tempo andrebbe riservato a test e fix. Saltarli o ridurli vuol dire risparmiare oggi e perdere tempo (e fiducia) domani.
Variabili esterne: cosa può rallentare lo sviluppo di applicazioni
Ci sono fattori che non dipendono dallo sviluppatore né dal cliente, ma che possono incidere sulle tempistiche:
- Integrazione con sistemi terzi (es. un CRM aziendale che ha API poco documentate o richiede l’approvazione di un reparto IT esterno);
- Attese burocratiche (per accessi, autorizzazioni, contratti);
- Modifiche stabilite internamente, che impongono interventi sull’architettura già definita.
Un buon partner tecnico, naturalmente, è in grado di gestire queste criticità, ma più elementi esterni influiscono sul processo, più la timeline deve restare flessibile.
Quanto tempo serve per lo sviluppo di un’app funzionante?
La risposta onesta è: dipende da cosa significa per te “funzionante”. Come tempistiche puramente indicative, potresti considerare le seguenti:
- Per la realizzazione di un’app semplice (es. MVP con 2-3 funzionalità): dalle 4 alle 6 settimane
- Per lo sviluppo di un’applicazione con funzionalità medie: dai 3 ai 4 mesi
- Per creare un’applicazione complessa o modulare: 6 mesi o più
Quello che fa davvero la differenza, in questi casi, è collaborare un team che sappia dirti tutto questo prima di iniziare a scrivere il codice. È per questo che in Appius diamo molta attenzione alla fase iniziale di analisi e progettazione. Serve a creare aspettative realistiche, creare dei flussi di lavoro ottimali e a far sì che tu possa programmare (non solo l’app, ma anche il tuo business) con delle tempistiche verosimili.
Il tempo migliore è quello ben investito
La domanda “Quanto ci vuole?” è lecita, ma forse c’è una domanda ancora più importante: quanto tempo sei disposto a investire perché l’app funzioni bene?
Chi procede frettolosamente e con poca consapevolezza, rischia di risentirne in fase di rilascio. Chi invece affronta ogni fase con metodo, si ritroverà alla fine con un’app solida, testata e allineata agli obiettivi per cui è stata creata.