Per valorizzare le persone all’interno di un’azienda occorrono azioni concrete. Sempre più spesso, queste azioni passano da soluzioni digitali intelligenti, come le app di welfare aziendale, che possono rendere accessibili, tracciabili e personalizzabili i servizi dedicati al benessere dei dipendenti. Ma come funzionano e perché vale la pena di investirci?
Da benefit a esperienza: come cambia il welfare aziendale
Fino a qualche anno fa, il welfare aziendale si identificava con buoni pasto, rimborsi per i trasporti o convenzioni con palestre. Nulla di sbagliato, ma oggi il paniere di servizi offerto è ben più ampio: le persone hanno bisogno di un’offerta welfare che rispecchi le loro reali esigenze e di imprenditori che dimostrino flessibilità e capacità di ascolto.
Il problema, in questo caso, è prevalentemente gestionale. Quando le iniziative sono tante, coinvolgono fornitori diversi e si basano su meccanismi manuali, organizzare un sistema di welfare aziendale sostenibile può diventare complicato. In situazioni analoghe, un’app per il welfare aziendale può rivelarsi di grande utilità centralizzando i servizi, semplificando l’accesso dei dipendenti e liberando il tempo dei team HR.
Cos’è un’app di welfare aziendale
Un’app di welfare aziendale una piattaforma digitale, accessibile via smartphone, web o entrambi, che consente ai dipendenti di:
- visualizzare il proprio credito welfare;
- scegliere come utilizzarlo, tra opzioni personalizzate (sanità integrativa, formazione, cultura, sport, trasporti, buoni acquisto ecc.);
- monitorare le spese e gestire i rimborsi;
- ricevere aggiornamenti sulle iniziative promosse dall’azienda.
Inoltre, un’app ben progettata può integrare funzionalità più evolute, come notifiche su misura, gamification per incentivare la partecipazione, suggerimenti automatici in base allo storico di utilizzo, collegamenti diretti con i fornitori e marketplace esterni.
In questo modo, ogni collaboratore può disporre di un unico punto di accesso, sempre disponibile, aggiornato in tempo reale; l’azienda, d’altro canto, può misurare l’efficacia delle iniziative, raccogliere dati aggregati, e migliorare costantemente il proprio piano welfare.
Perché un’app di welfare aziendale conviene alle aziende
Investire in un’app welfare aziendale non è una prerogativa delle multinazionali, ma una leva per attrarre, motivare e trattenere talenti. Tale qualità è indispensabile, considerando che oggi il benessere organizzativo è diventato un tema centrale nei colloqui di lavoro, nei colloqui d’uscita e perfino nelle recensioni online.
Ecco tre motivi ricorrenti per cui le aziende scelgono di sviluppare (o adottare) un’app di welfare aziendale:
- Efficienza interna: automatizza processi che prima richiedevano fogli Excel, email, approvazioni cartacee e telefonate.
- Engagement dei dipendenti: se il welfare è facile da usare, le persone lo percepiranno come un beneficio reale e pensato per loro, non come un termine fumoso presente sul regolamento aziendale.
- Employer branding: un’app personalizzata e ben curata comunica attenzione e innovazione, migliorando sensibilmente l’immagine del proprio brand.
- Vantaggi fiscali: le aziende che investono in piani welfare strutturati possono beneficiare di diversi incentivi, riducendo i costi per i benefit e offrendo maggiore valore ai dipendenti.
App welfare aziendale: su misura o pronta all’uso?
Scegliere un’app di welfare aziendale preconfigurata è la soluzione ideale per chi cerca uno strumento pronto all’uso, più economico e veloce da implementare. Va benissimo per realtà medio-piccole o per chi è alle prime armi con il welfare digitale. Questo tipo di piattaforma, però, difficilmente si potrà personalizzare in base a esigenze specifiche, logiche aziendali o branding.
Progettare un’app su misura fin dall’inizio, invece, consente di prevedere integrazioni con i sistemi HR già in uso (ERP, gestionale presenze, portale intranet). Si tratta di un’opzione più adatta a realtà strutturate, che vogliono offrire un’esperienza distintiva e pienamente in linea con i propri valori.
In entrambi i casi, il ruolo del partner tecnologico resta determinante: dovrà infatti essere capace di comprendere sia le logiche HR che le esigenze tecniche per poter realizzare uno strumento funzionale, affidabile e sostenibile nel tempo.
Cosa valutare prima di scegliere la tua app di welfare aziendale
Se stai pensando di sviluppare un’app welfare aziendale, dovresti prima considerare questi aspetti:
- Hai già un piano welfare attivo o devi costruirlo da zero?
- Quanto vuoi personalizzare l’esperienza per i tuoi dipendenti?
- Quali strumenti HR usi attualmente?
- Quanto budget e tempo puoi dedicare al progetto?
Un confronto preliminare con un consulente IT può aiutarti a chiarire questi aspetti risparmiando tempo e risorse.
Sviluppo dell’app welfare
Se si sceglie di sviluppare un’app personalizzata, il primo passo sarà come sempre quello di pianificare i lavori tramite una roadmap con i vari step del processo:
- Analisi dei bisogni;
- Progettazione dell’interfaccia;
- Sviluppo tecnico;
- Integrazione con strumenti già esistenti.
È bene tenere presente che ogni app welfare nasce per valorizzare la cultura aziendale e facilitare la vita a chi la utilizza tutti i giorni. In alcuni casi, la piattaforma potrebbe persino diventare un punto di accesso unico per il reparto HR dell’azienda, comprendendo non solo i servizi welfare ma anche la gestione di formazione, ferie, buste paga, ticket, onboarding.
Visione oltre la tecnologia
Un’app, da sola, può essere un acceleratore potente, ma occorre una visione più ampia affinché se ne possa riscontrare l’effettiva utilità: il welfare aziendale porta benefici quando ha alla base un’idea precisa di benessere condiviso e una cultura che mette le persone al centro in modo autentico. La tecnologia, in questo senso, non sostituisce il lavoro umano, ma lo valorizza.