Next.js è una scelta sempre più comune tra sviluppatori e aziende che usano React per costruire applicazioni web. La sua popolarità non dipende solo dalle performance, ma anche dalla flessibilità che offre nei flussi di lavoro, dalla gestione del rendering al routing, fino all’integrazione con API esterne.
In questo articolo spieghiamo cos’è Next.js, quali vantaggi offre in fase di sviluppo e manutenzione e in quali casi può semplificare significativamente il lavoro del team. Se stai valutando un framework da usare nel tuo prossimo progetto, o se vuoi semplicemente capire meglio perché tanti lo adottano, prosegui la lettura.
React è una libreria, Next.js è un framework
React, di per sé, ha numerosi vantaggi, ma si concentra esclusivamente sulla creazione dell’interfaccia utente. In pratica, offre gli strumenti per costruire componenti dinamici e modulari, ma non si occupa di routing, gestione delle pagine, rendering lato server o configurazioni avanzate. Tutte queste funzionalità vanno aggiunte manualmente, o integrate tramite altre librerie.
Next.js nasce allo scopo di colmare questo vuoto, incapsulando React in una struttura che fornisce una serie di funzionalità pronte all’uso. In questo modo, non occorre più configurare ogni dettaglio da zero e ci si può concentrare sulla logica dell’applicazione.
Questa differenza, nei progetti, si traduce in un’architettura più solida fin dall’inizio e in uno sviluppo più veloce e prevedibile.
Funzionalità
Integrare librerie di routing, configurare Webpack, impostare strategie di caching o gestire l’ottimizzazione SEO può richiedere molto tempo. Next.js affronta questi aspetti con una serie di funzionalità integrate, tra cui:
- Routing basato su filesystem: ogni file creato nella cartella ‘pages’ diventa automaticamente una pagina visitabile dell’applicazione, senza bisogno di configurazioni manuali.
- Rendering flessibile: puoi scegliere per ogni pagina se usare Server-Side Rendering (SSR), Static Site Generation (SSG) o Client-Side Rendering (CSR).
- API routes: puoi scrivere direttamente funzioni backend dentro la tua app, senza dover creare un server separato.
- Ottimizzazione automatica delle performance: immagini, codice, bundle e caching vengono gestiti da Next in modo intelligente.
Tutte queste funzionalità, prese singolarmente, possono essere replicate anche senza Next.js, ma averle immediatamente a disposizione, già integrate in un unico strumento, semplifica lo sviluppo.
Quando usare Next.js
Next.js è una scelta adatta a progetti di varia natura, tuttavia risulta particolarmente utile quando si lavora su:
- Siti ad alta indicizzazione: grazie al supporto nativo per il rendering lato server e alla generazione statica, migliora notevolmente la SEO rispetto a un’app React che renderizza tutto lato client.
- Applicazioni complesse: il routing avanzato, la gestione delle API interne e la separazione chiara tra frontend e logica di business permettono una maggiore scalabilità.
- Team strutturati: avere una base condivisa e ben organizzata è di grande aiuto per il team, riducendo la necessità di accordarsi su scelte tecniche che il framework già risolve in modo efficace.
Come cambia il flusso di lavoro
Next.js propone un approccio ben strutturato allo sviluppo: offre convenzioni chiare su come organizzare i file e gestire le funzionalità principali e, allo stesso tempo, permette di personalizzare il comportamento del framework all’occorrenza.
Il flusso di sviluppo inizia con una struttura già definita, dove ogni elemento ha il suo posto: le pagine, i componenti, le API, le impostazioni di rendering. In tal modo si riducono i tempi di onboarding per i nuovi membri del team e si riesce a mantenere un codice coerente nel tempo.
Anche il deploy è facilitato: la piattaforma Vercel, sviluppata dagli stessi autori di Next.js, permette di distribuire un’applicazione con pochi clic. Nulla vieta in ogni caso di usare altri ambienti, da Netlify ad AWS, senza rinunciare alle funzionalità principali.
Next.js è solo per React?
Sì, Next.js è costruito intorno a React e funziona esclusivamente con questa libreria. Non bisogna considerare questo framework come un’alternativa a React, bensì come un modo per usarlo in un contesto più strutturato.
Se si desidera un framework simile ma basato su altre tecnologie, esistono delle alternative: per Vue.js c’è Nuxt, per Svelte c’è SvelteKit. Se però il tuo stack si basa su React, Next.js, ad oggi, è la miglior soluzione disponibile.
Next.js e backend
Un aspetto interessante di Next.js è la possibilità di integrare la logica backend direttamente all’interno del progetto frontend. Le API Routes permettono di scrivere funzioni server che rispondono a chiamate HTTP, utili per gestire autenticazioni, invii di form, accessi ai database e molto altro.
È così possibile ridurre la dipendenza da sistemi esterni per molte operazioni e, nei progetti di dimensioni contenute, si può addirittura eliminare la necessità di un backend separato.
Utilizzo di Next.js con TypeScript
Next.js supporta nativamente TypeScript. Appena crei il progetto e aggiungi un file .ts
o .tsx
, il framework configura automaticamente tutto il necessario. In questo modo, i team abituati a lavorare con tipizzazione statica possono adottare Next.js senza modificare il proprio workflow.
Il vantaggio è evidente soprattutto nei progetti di medio-grandi dimensioni, in cui la tipizzazione aiuta a ridurre bug e a mantenere il codice più leggibile nel tempo.
Qual è la scelta migliore?
Next.js non è l’unica opzione possibile quando si lavora con React, ma è una delle più complete. Il suo valore sta sì nelle funzionalità, ma anche nel risparmio di tempo, nella riduzione degli errori e nell’agevolazione della collaborazione tra sviluppatori.
Non esiste un framework perfetto per ogni situazione, ma se il tuo obiettivo è creare un’app o un sito che sia veloce, ben strutturato e facile da mantenere, Next.js è una scelta più che valida.