Kotlin Multiplatform e Compose Multiplatform vs Flutter

kotlin multiplatform

Sviluppare un’applicazione che funzioni bene su Android, iOS, desktop e web, oggi, è indispensabile per fornire all’utente un’esperienza memorabile. Le tecnologie multipiattaforma offrono soluzioni sempre più mature per ridurre tempi di sviluppo, migliorare la coerenza tra versioni e contenere i costi. È in questo scenario che si inseriscono Kotlin Multiplatform, Compose Multiplatform e Flutter, con approcci diversi ma un obiettivo condiviso: scrivere meno codice su più piattaforme.

Vediamo come si posizionano questi strumenti, quali vantaggi offrono e in quali casi ciascuno potrebbe essere la scelta più adatta.

Cosa si intende per sviluppo multipiattaforma

Nel contesto dello sviluppo software, “multipiattaforma” significa creare un’unica base di codice da cui generare applicazioni per più sistemi operativi. Questo consente di:

  • Evitare la duplicazione del lavoro su Android, iOS, desktop e web
  • Mantenere una maggiore uniformità dell’esperienza utente
  • Ridurre i tempi e i costi di manutenzione del software

Kotlin Multiplatform: logica condivisa, UI nativa

Kotlin Multiplatform (KMP) è un’iniziativa di JetBrains pensata per riutilizzare il codice scritto in Kotlin tra diverse piattaforme. A differenza di altri framework, non cerca di sostituire completamente gli strumenti nativi, ma piuttosto di affiancarli, concentrandosi sulla condivisione della logica.

Con Kotlin Multiplatform puoi scrivere:

  • La business logic (regole, calcoli, gestione dati)
  • L’accesso ai dati (API, database, repository)
  • La gestione dello stato

Tutto questo può essere condiviso tra Android, iOS, desktop e web. Per l’interfaccia utente, invece, si può scegliere se restare in ambito nativo (es. SwiftUI per iOS, Jetpack Compose per Android) oppure usare Compose Multiplatform per una maggiore uniformità.

Compose Multiplatform: UI moderna con Jetpack Compose ovunque

Compose Multiplatform è l’estensione di Jetpack Compose (Android) per creare interfacce utente moderne e reattive anche su desktop, iOS e web. È un progetto open-source sviluppato da JetBrains che permette di usare lo stesso paradigma dichiarativo di UI su più piattaforme.

L’integrazione con Kotlin Multiplatform è naturale, il che significa che è possibile scrivere un’app interamente in Kotlin, dalla logica ai layout, per Android, iOS, desktop e web, con rendering nativo o quasi-nativo.

Pro e contro di Compose Multiplatform

Vantaggi:

  • Un solo linguaggio (Kotlin) per logica e UI
  • Paradigma UI moderno e reactive
  • Performance buone, con rendering nativo su Android e Skia su desktop
  • Meno lock-in rispetto a framework full-stack

Svantaggi:

  • Supporto iOS e web ancora in fase di consolidamento
  • Ecosistema più piccolo rispetto a Flutter
  • Richiede più competenze su Kotlin rispetto ad altri tool

Flutter: approccio integrato con una UI coerente

Flutter, sviluppato da Google, è uno dei framework multipiattaforma più noti. La sua forza principale è offrire una UI completamente custom, costruita con il motore di rendering Skia, che risulta identica su tutte le piattaforme.

Flutter non si appoggia alle componenti native: tutto, dai pulsanti ai menu, viene disegnato da zero. Questo garantisce grande controllo sull’interfaccia e una coerenza visiva totale tra i vari sistemi operativi.

Pro e contro di Flutter

Vantaggi:

  • UI uniforme su tutte le piattaforme
  • Ampio ecosistema di pacchetti e componenti
  • Community molto attiva
  • Buone performance grazie al rendering diretto

Svantaggi:

  • Codice scritto in Dart, un linguaggio meno diffuso
  • Minore aderenza alle linee guida di ciascuna piattaforma
  • Debug a volte più complesso, soprattutto lato nativo
  • Più difficile integrare codice già esistente scritto in Kotlin o Swift

Kotlin Multiplatform vs Flutter: cosa cambia

Il confronto tra Kotlin Multiplatform (con Compose) e Flutter va fatto considerando alcuni fattori determinanti.

FattoriKotlin Multiplatform (+ Compose)Flutter
Linguaggio di sviluppoKotlin, linguaggio ufficiale per Android e molto apprezzato anche da chi proviene da Java.Dart, linguaggio meno diffuso, ma ottimizzato per il framework.
UILa UI può essere personalizzata ma cerca di avvicinarsi al look&feel nativo. UI interamente custom e uniforme su tutte le piattaforme.
Integrazione con codice nativoSi integra perfettamente con codice Java, Kotlin, Swift e Objective-C.Richiede l’uso di “platform channels” per comunicare con il codice nativo.
StabilitàAncora in sviluppo attivo ma in costante crescita, soprattutto nel mondo enterprise e Android-first.Più maturo lato mobile, con ampia adozione.
ArchitetturaPermette una separazione molto chiara tra UI e logica.Accentramento all’interno del framework (meno flessibile su progetti complessi).

Quando scegliere Kotlin Multiplatform

Kotlin Multiplatform è una scelta sensata se:

  • Hai già un team con esperienza Kotlin
  • Vuoi integrare o migrare un’app nativa esistente
  • Hai bisogno di performance native su specifiche parti dell’app
  • Intendi mantenere un buon controllo sull’interfaccia nativa
  • Desideri un’elevata riusabilità della logica su più front-end (mobile, web, desktop)

In combinazione con Compose Multiplatform, può diventare una soluzione elegante anche per UI condivise, sebbene richieda maggiore cura nello sviluppo.

Quando scegliere Flutter

Flutter funziona bene se:

  • Parti da zero e vuoi un’unica base di codice
  • Desideri uno sviluppo rapido e coerente su ogni dispositivo
  • Non hai esigenze particolari lato nativo
  • Il look&feel dell’app è completamente personalizzato
  • Lato team, vuoi uno stack omogeneo e isolato

Flutter può essere molto efficace per MVP, progetti consumer o prodotti dove l’esperienza utente è centrale e il team ha familiarità con Dart.

Quindi, quale scegliere? Kotlin Multiplatform o Flutter?

Come spesso accade nello sviluppo software, non esiste una risposta unica. Sia Kotlin Multiplatform che Flutter hanno punti di forza interessanti e situazioni d’uso ideali.

Il primo privilegia la flessibilità, la separazione delle responsabilità e l’integrazione con l’ecosistema nativo. Il secondo punta tutto su produttività, coerenza visiva e una curva di apprendimento più accessibile per team appena formati.

Chi ha già esperienza in Kotlin o ha bisogno di soluzioni che dialoghino con sistemi Android e backend già scritti nella JVM, troverà in Kotlin Multiplatform uno strumento potente e in evoluzione. Al contrario, chi desidera sviluppare rapidamente prodotti multipiattaforma con UI completamente controllate, con Flutter disporrà di una soluzione collaudata.

Se stai valutando Kotlin Multiplatform o Flutter, in Appius possiamo aiutarti a scegliere la tecnologia più adatta e accompagnarti nello sviluppo del tuo progetto.

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