Zapier: 5 alternative da considerare quando inizia a mostrare i suoi limiti

zapier alternative

Molte aziende, ad oggi, hanno trovato in Zapier un ambiente semplice per collegare tra loro vari servizi SaaS senza dover fare sempre affidamento su un team IT. Tuttavia, spesso, con il tempo si possono presentare diversi problemi: i compiti aumentano, i flussi di lavoro diventano più complicati, i costi imprevedibili e i suoi limiti tecnici iniziano a farsi sentire. Ecco perchè vale la pena andare a valutare delle alternative a Zapier.

In questi ultimi anni, il numero di piattaforme di automazione online è aumentato. Nomi come Make, n8n, Pipedream, Microsoft Power Automate e Workato emergono spesso quando si valutano delle possibili alternative a Zapier. 

In questo articolo andremo a esaminare 5 di questi strumenti, focalizzandoci su chi può trarne beneficio, sui loro punti di forza e sulle limitazioni e i compromessi da tenere in considerazione prima di cominciare a mettere in produzione i flussi di lavoro aziendali.

Quando ha senso valutare alternative a Zapier?

La ricerca di alternative inizia quasi sempre da tre tipi di problemi.

Costi non sostenibili nel tempo

Zapier funziona  a “task”: mano a mano che l’azienda cresce, il numero di task per processo cresce molto più in fretta di quanto si possa prevedere.

I piani di pagamento, apparentemente economici, diventano quindi difficili da sostenere quando le automazioni iniziano a coinvolgere anche altri reparti aziendali (es. vendite, assistenza clienti, back office).

Complessità dei workflow

Se bisogna lavorare sull’integrazione tra più sistemi, API personalizzate o ramificazioni più complesse, una piattaforma come Zapier, progettata per casi semplici (“se succede X, fai Y”), inizia a risultare limitante.

Governance, sicurezza, IT

In contesti con particolare riguardo alla normativa (es. finanza, sanità, PA…) o in aziende più strutturate, è fondamentale capire dove vengono eseguiti i workflow, come vengono gestiti i log e chi è il responsabile per ciascuna attività.

    Per questa ragione, ha senso considerare delle  piattaforme alternative a Zapier, in grado di gestire situazioni più articolate.

    1.Make: quando vuoi complessità visiva e costi più chiari

    Make è una piattaforma low-code/no-code, visuale, ideale per flussi di lavoro più complessi. È spesso la prima alternativa a Zapier da considerare quando le automazioni iniziano ad aumentare.

    Make consente di creare scenari a nodi: ogni passaggio è un blocco ed è possibile  prendere visione del flusso dall’inizio alla fine con router, filtri, gestione degli errori e programmazioni ricorrenti. A differenza di Zapier, il modello di prezzo a crediti rende più chiaro il costo man mano che gli step e le esecuzioni aumentano.

    Elementi distintivi

    • Un builder visivo pensato per flussi complessi, non solo per automazioni lineari;
    • Piano Free con 1.000 crediti/mese, utile per test e piccoli flussi;
    • Piano Core che copre fino a 10.000 operazioni al mese, e scenari illimitati.

    Il focus attuale di Make si concentra sull’orchestrazione di automazioni e agenti AI: è un’alternativa a Zapier interessante se vuoi collegare SaaS, API interne e componenti AI in un’unica interfaccia.

    Quando ha senso sceglierlo?

    • Hai molti flussi di lavoro complessi, con ramificazioni e logiche articolate;
    • Vuoi abbattere i costi per ogni esecuzione, su grandi volumi;
    • Vuoi che i team business e IT possano lavorare sullo stesso flusso senza dover mettere mano al codice.

    Compromessi

    • Per un utente non tecnico l’interfaccia potrebbe apparire complessa;
    • Senza regole di base sulla struttura, può diventare difficile da gestire.

    2. n8n: controllo, self-hosting e focus sui team tecnici

    Piattaforma open source, pensata per team tecnici in cerca di un’alternativa a Zapier da installare nel proprio ambiente e integrare nello stack esistente. n8n è uno strumento di automazione dei flussi di lavoro focalizzato su flessibilità e controllo: puoi utilizzarlo in cloud o come self-hosted, nel tuo data center o nel cloud privato. Se stai già usando Zapier ma hai forti vincoli su dati e compliance, è una delle alternative più valide.

    Elementi distintivi

    • Editor visivo a nodi con possibilità di inserire JavaScript quando necessario;
    • Forte integrazione con stack AI (LLM, vettori, retrieval) e strumenti per orchestrare pipeline complesse;
    • Modello open source che consente di estendere e integrare n8n nella tua architettura applicativa.

    Quando ha senso sceglierlo?

    • La priorità è avere una alternativa a Zapier che puoi ospitare nel tuo cloud;
    • Devi integrare automazioni tradizionali (CRM, ticketing, ERP) e flussi AI nello stesso motore;
    • Hai un team IT o sviluppatori in grado di gestire il rilascio, gli aggiornamenti, backup e sicurezza.

    Compromessi

    • Si rivolge principalmente a sviluppatori e tecnici; per utenti business è meno immediato di Zapier;
    • Il self-hosting scarica sulla tua azienda le responsabilità delle operazioni di monitoraggio.

    3. Pipedream: alternative a Zapier per stack API-centrici

    Pipedream si posiziona come una piattaforma di automazione dei flussi di lavoro orientata agli sviluppatori, ideale per chi cerca alternative a Zapier più simili a un ambiente di sviluppo di codice.

    Pipedream consente di collegare app, dati e API combinando step visivi e blocchi di codice (Node.js, Python, ecc.). Mentre Zapier tende a privilegiare l’esperienza no-code, qui il codice è parte integrante del flusso.

    Elementi distintivi

    • Permette di orchestrare webhook e Api personalizzate;
    • Adatto per collegare servizi che non hanno connettori dedicati o ufficiali;
    • Si possono sostituire script sparsi, funzioni serverless “di servizio” e piccole integrazioni custom con un punto unico di gestione.

    Sul fronte costi, si basa su crediti, con un piano gratuito per iniziare e piani a consumo per utilizzi intensivi: per alcuni scenari complessi risulta più flessibile di Zapier.

    Quando ha senso sceglierlo?

    • Il team è composto principalmente da sviluppatori e developer;
    • Vuoi alternative a Zapier che si integrino perfettamente con il tuo stack di sviluppo;
    • Devi integrare numerosi servizi tramite Api o logiche custom complesse.

    Compromessi

    • Richiede di applicare le stesse pratiche di sviluppo nel mondo dell’automazione;
    • È poco adatto come piattaforma primaria per utenti non tecnici.

    4. Microsoft Power Automate: alternative a Zapier su Microsoft

    Motore di automazione della Power Platform, perfetto come alternativa a Zapier quando la tua azienda è fortemente centrata su Microsoft, Power Automate si integra nativamente con Teams, Outlook, SharePoint, Dataverse e Dynamics 365. Se utilizzi Zapier soprattutto per collegare questi ambienti e altri SaaS, qui trovi connettori e template progettati appositamente.

    A livello strategico, Power Automate diventa spesso un’alternativa naturale a Zapier quando il reparto IT desidera centralizzare automazione, AI e governance su un unico fornitore.

    Elementi distintivi

    • Flussi cloud per gestire processi digitali come richieste, approvazioni, notifiche e sincronizzazioni dei dati;
    • Componenti per automatizzare attività su applicazioni desktop più obsolete;
    • Integrazione fluida con Copilot e l’intera Power Platform, che include Power Apps, Power BI e altro ancora.

    Quando ha senso sceglierlo?

    • La maggior parte dei processi interni è già su Microsoft 365;
    • Vuoi ridurre il numero di strumenti di integrazione;
    • Il reparto IT ha già confidenza con Power Platform e l’azienda ha già le licenze attive.

    Compromessi

    • Il modello di licensing è più complesso rispetto a Zapier: va stimato bene il TCO reale;
    • Per integrazioni fuori dall’ecosistema di Microsoft, altre piattaforme possono risultare più leggere.

    5. Workato: automazione enterprise, AI agent e governance

    Workato è una piattaforma di automazione per le imprese che funge da iPaaS, proposta come un’alternativa a Zapier, soprattutto nei casi in cui l’automazione e l’integrazione sono viste come parte integrante, e non semplicemente come un modo per collegare tra loro vari SaaS.

    È progettata per gestire situazioni complesse: riesce a lavorare con sistemi diversi, a soddisfare requisiti di sicurezza severi e a interagire con agenti AI che devono integrarsi con applicazioni critiche. Insomma, si posiziona su un livello completamente diverso rispetto a Zapier; è più vicina a una piattaforma di integrazione per aziende piuttosto che a uno strumento di automazione semplice.

    Elementi distintivi 

    • Include connettori verso SaaS, database, data lake e servizi AI;
    • Permette la gestione centralizzata di workflow, API, ruoli e permessi;
    • Componenti specifici per costruire e governare agenti AI collegati a sistemi interni.

    Ha senso sceglierlo quando

    • Vuoi una vera e propria piattaforma aziendale di integrazione e automazione;
    • Ci sono requisiti stringenti su compliance, audit trail e segregazione dei ruoli;
    • Stai introducendo agenti AI che devono operare su ERP, CRM, finanza e supply chain.

    Compromessi

    • I costi e posizionamento sono chiaramente orientati a contesti enterprise;
    • Richiede un progetto strutturato piuttosto che una semplice prova nei casi più leggeri come con Zapier.

    Come orientarsi tra le varie alternative a Zapier?

    Scegliere alternative a Zapier significa quindi decidere in quale direzione far progredire l’automazione in azienda.

    In sintesi, ecco una possibile lettura di queste alternative:

    • Make: se l’obiettivo è aumentare la complessità gestibile dei flussi, mantenendo un’esperienza visiva comprensibile per il business e un buon rapporto costo/esecuzione.
    • n8n: se il fattore principale è il controllo (self-hosting, cloud privato, integrazione stretta con il tuo stack) e hai team tecnici pronti a gestire la piattaforma.
    • Pipedream: se vedi l’automazione come un’estensione naturale del tuo stack di sviluppo e vuoi centralizzare delle logiche attualmente disperse tra script e funzioni serverless.
    • Power Automate: se l’azienda è già orientata verso Microsoft e vuoi automatizzare processi su M365, integrando gradualmente anche AI e Copilot, restando nello stesso sistema.
    • Workato: se stai pensando a una piattaforma aziendale con necessità di orchestrare processi, dati e agenti AI in modo sincronizzato tra diversi sistemi e dipartimenti.

    Prima di investire in una di queste alternative, si consiglia di mappare i processi critici attualmente supportati da Zapier (e quelli che vorresti automatizzare nei prossimi 12–24 mesi), stimare volumi e picchi per ciascun processo (questi dati sono la base per confrontare seriamente i modelli di pricing) e decidere chi governerà i flussi di lavoro.

    Se sei già convinto che ti servano alternative a Zapier, il vero rischio non è tanto quello di “sbagliare tool”, ma di riprodurre lo stesso accumulo di automazioni non gestite che oggi ti crea problemi con Zapier.

    Alternative a Zapier: scegli quella più adatta a te

    Se ritieni che Zapier non sia più adatto alla tua realtà e stai valutando delle alternative, può valere la pena di fermarsi un attimo per fare una revisione tecnica dei flussi esistenti, definire un’architettura target di integrazione e automazione e identificare 2–3 candidati seri da testare in sandbox, con casi d’uso reali.

    Un’analisi mirata su stack, volumi, requisiti di sicurezza e roadmap dei fornitori può aiutarti a evitare lock-in difficili da gestire in futuro e a scegliere la piattaforma che si rispecchia meglio nella tua organizzazione aziendale.

    Condividi su:

    ARTICOLI CORRELATI

    Iscriviti alla nostra newsletter e scopri come digitalizzare la tua attività!